Carlo BUGATTI 1856-1940

Se si vuole individuare nell’arte del mobile e nel design un artefice che si distingua per raffinatezza e originalità, il nome e lo stile di Carlo Bugatti emergono con chiarezza.

L’arte di Bugatti rappresenta l’insuperato punto di arrivo dell’eclettismo più colto, sospeso tra il liberty e il déco europeo. Un eclettismo tradotto con abile capacità combinatoria e suprema perizia artigianale, secondo la gloriosa tradizione delle botteghe di rinascimentale memoria.

Il connubio tra alto artigianato e arte costituisce l’elemento di base della creatività Bugatti; non solo i bronzi del figlio Rembrandt rivelano una magnifica artigianalità, anche le mitiche automobili disegnate da Ettore sono sculture vere e proprie, arte dinamica animata dal ruggente spirito futurista.

Una famiglia talentuosa, cresciuta e nutrita nell’arte e per l’arte, educata a lasciare un segno, capace di tradurre le immense suggestioni dell’ancora ottocentesco spirito fin de siècle in un insieme dove lo stile moresco, la cifra mediorientale ed un sottile japonisme si fondono, armoniosamente cementati da una poderosa suggestione simbolista. Arte coltissima e insieme internazionale, arte decadente e insieme ultra-moderna.

A tale connubio d’esotismo e orientalismo, corrisponde nei mobili di Carlo Bugatti l’uso di legni pregiati, bronzi, pergamena, avorio, corde, nappe, seta, pelli ed altri materiali insoliti e ricercati. Non a caso le sue opere di ebanisteria, divenute iconiche, sono presenti in numerosi musei tra Europa e America.