Jean Antoine CONSTANTIN D’AIX 1756-1844
Provenance
Avignone, collezione Thierry e Christine de Chirée
L’opera di Costantin D’Aix, seppur non datata, appartiene senza dubbio al periodo romano dell’artista, del quale mostra tutte le caratteristiche, ovvero quella sorta di rappresentazione pittoresca e quasi bucolica che molti dei suoi paesaggi conservano.
Anche qui infatti la luminosità diffusa e la vegetazione lussureggiante si mescolano abilmente sia con l’elemento architettonico che con quello umano. Nella parte superiore della composizione troneggia la torre di Paolo III Farnese sul colle Capitolino, uno dei tanti monumenti che appartengono ormai alla “Roma sparita”. Essa venne fatta costruire sul Campidoglio proprio dal pontefice da cui prende il nome, negli anni 1534-1542, ad opera dell’architetto Jacopo Meleghino: la torre-osservatorio era a quei tempi il più alto edificio in Roma dopo il palazzo Senatorio.
Fra il 1885 e il 1888, per erigere il Vittoriano, fu necessario procedere a numerosi espropri e demolizioni nella zona adiacente al Campidoglio: furono così abbattuti, oltre alla torre raffigurata nel dipinto, anche l’Arco di S. Marco (il cavalcavia di collegamento con Palazzo Venezia), i tre chiostri del convento dell’Aracoeli, nonché tutta l’edilizia minore presente sulle pendici del colle.
Il dipinto proviene dalla collezione di Thierry e Christine de Chirée, ovvero da una delle più ricche e prestigiose collezioni private francesi, in cui le opere di Constantin D’Aix occupano un posto di primo piano: della collezione facevano infatti parte numerosi disegni dell’artista e diversi dipinti ad olio, come quello qui presentato.
Oltre alla raccolta, di grande prestigio era anche il luogo in cui essa era conservata: il Monastero della Visitazione ad Avignone, acquistato dai proprietari per farne la loro dimora nel 1993 direttamente dalle suore del Santo Sacramento le quali, a seguito della cessione di altri due monasteri, decisero di mettere in vendita il complesso. La cappella della Visitazione e gli edifici conventuali furono classificati “Monumenti Storici” nel 1932 e nel 1988. Dopo l’acquisto da parte di Thierry e Christine grandi lavori furono intrapresi, fino a culminare con la restaurazione della grande biblioteca e della galleria ovest del chiostro.
La passione collezionistica di Thierry de Chirée inizia quasi per caso con l’acquisto nel 1979 di un disegno presso una delle tante gallerie parigine. Figure fondamentali sono state, nello sviluppo della raccolta, l’amico Marcel Puech (altro sopraffino collezionista), che si rivelò per l’amatore un’importante guida fin dall’inizio; Eric Turquin, i cui consigli hanno spinto Thierry ad allargare ai quadri la passione collezionistica, ed infine Jean Dorlhac, grazie al quale la raccolta si è ulteriormente arricchita di rari oggetti, sculture e mobili antichi.
È possibile oggi trovare esemplari della collezione Chirée al Getty Museum e al County Museum of Art di Los Angeles, nonché ai musei di San Francisco, di Washington e al Louvre di Parigi