Jodocus Sebastiaen van den ABEELE 1797-1855
L’acquerello in oggetto, dal tono fastosamente elegante e dall’accurato descrittivismo, ci offre una minuziosa testimonianza di un lussuoso interno fiorentino dell’epoca, con caratteristiche annotazioni delle tappezzerie e dei ricchi arredi. L’opera è animata da personaggi che conferiscono dinamicità all’intera composizione; essi sono ritratti ora intenti a conversare tra di loro, ora affacciati al balcone per assistere al tradizionale “palio dei Cocchi”, organizzato ogni 23 giugno alla vigilia della festa di San Giovanni Battista, patrono di Firenze.
La competizione, istituita nel 1563 da Cosimo I per rinverdire i fasti della tradizione romana, prevedeva che i carri dovessero compiere tre giri intorno alle due mete disposte lungo l’asse longitudinale della piazza di Santa Maria Novella, mete che, originariamente di legno, furono in seguito sostituite da obelischi di marmo di Serravezza. E in effetti, è interessante notare come sullo sfondo delle finestre aperte si apra un meraviglioso dettaglio della piazza, della quale è raffigurato sulla sinistra proprio uno dei due obelischi tardo-cinquecenteschi. Oltre gli edifici della piazza si erge sullo sfondo la cupola del Duomo e il campanile giottesco.
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