Auguste VINCHON
Pittore conosciuto soprattutto come interprete di soggetti storico-mitologici e religiosi e come stampatore, Vinchon a Parigi fu allievo del pittore italiano Gioacchino Giuseppe Serangeli (1768-1852) e di Jacques-Louis David (1748-1825). Nel 1813 arrivò secondo al “Prix de Rome”, mentre nel 1814 si aggiudicò il primo posto nella sezione “Pittura” con il dipinto intitolato Diagora di Rodi portato in trionfo dai suoi figli (Parigi, École Nationale des Beaux-Arts), trasferendosi di conseguenza a Roma, come borsista (pensionnaire), presso Villa Medici dal 1814 al 1819, sotto la direzione di Thévenin. Inquesta città il nostro artista si dedicò soprattutto allo studio della pittura di paesaggio en plein air e alla tecnica dell'affresco, che metterà in pratica anche una volta rientrato a Parigi nel 1820. Attorno al 1816-17 collaborò insieme ad altri artisti francesi importanti, come Jean-Auguste-Dominique Ingres, all’esecuzione di dipinti per la chiesa della Santissima Trinità dei Monti, commissionati dal conte Pierre de Blacas, in quel periodo ambasciatore di Francia a Roma. In questa occasione Vinchon dipinse ad affresco una Deposizione (1817) poi andata distrutta.[1]
Tornato a Parigi, nel 1822 eseguì gli affreschi della cappella di Santa Giovanna d’Arco nella chiesa di Saint-Sulpice, che raffigurano due episodi della vita di San Maurizio martire. Risale al 1830 la sua Presentazione della Vergine al Tempio, per la chiesa di Notre-Dame de Lorette. In questa città espose regolarmente al Salon dal 1822 al 1855.
Tra le sue opere a tematica laica più celebri, si annoverano inoltre un ciclo di scene di storia greco-romana e numerose grisailles presso il museo del Louvre, il dipinto intitolato L’arruolamento volontario del 22 luglio 1792, conservato nel castello di Versailles, e la volta a grisaille del palazzo parigino Brongniart, che nell'Ottocento era la sede della Borsa, con personificazioni di virtù e mestieri.
Nel 1827 Vinchon fu insignito del titolo onorifico di Cavaliere della Legion d’Onore e nel 1831 vinse un concorso di pittura per la decorazione della Salle des Séances dell’Assemblea Nazionale: il suo dipinto Seduta reale per l'apertura delle Camere e la proclamazione della carta costituzionale (oggi a Versailles) fu preferito a quello del celebre collega Delacroix.
In età matura l’artista divenne capo di una florida stamperia parigina, la "Imprimerie de Vinchon et C. de Morgues". Nel 1855 fu uno degli artisti più rappresentati all’Exposition Universelle di Parigi; morì l'estate dello stesso anno, durante un soggiorno termale a Ems, allora parte del Ducato di Nassau.
[1] Cfr. Dessins XVe-XXe siècles. La collection du Musée de Tours (cat. mostra, Tours, Musée des Beaux-Arts, 2001), Tours, 2001, pp. 214-215.Il cartone preparatorio della sua Deposizione fu esposto al palazzo dell'Istituto a Parigi nel 1818, cfr. C. Gabet, Dictionnaire des Artistes de l'Ecole Française au XIXe siècle, Paris, 1831,p. 697.