Manifattura CHIURAZZI
Altre immagini
Il nostro tripode in bronzo brunito e patinato, a oggi inedito, è composto da un’eclettica miscellanea di elementi tratti dal repertorio figurativo dell’antichità classica -riscoperto durante e grazie alle campagne di scavo presso i siti di Pompei ed Ercolano- e del Rinascimento italiano.
Il tripode poggia su una base di forma triangolare con tre zampe ferine alternate da palmette stilizzate e fiori di loto, da ognuna delle quali si diparte una fascia terminante con una protome di cervo. Al centro della base una riproduzione del noto Mercurio del Giambologna, il cui originale è conservato a Firenze presso il Museo del Bargello.
Le tre fasce sorreggono una base circolare con un disco sul quale sono disposti tre aironi stilizzati posti a loro volta in funzione di sostegni per un braciere circolare, decorato lungo la fascia esterna con raffigurazioni a sbalzo delle dodici “Ore” danzanti, derivate dai noti affreschi ercolanensi con la serie di Danzatrici. Posta sulla base esterna della coppa vi è raffigurata, ugualmente a sbalzo, una testa di Gorgone, ispirata alla celebre “Medusa Rondanini”. Attorcigliati intorno al collo degli aironi tre serpenti sorreggono la coppa, affacciandosi dall’orlo del braciere verso il suo interno.
Data la sua eccellente qualità, il nostro tripode appartiene certamente alle opere in bronzo forgiate dalla pregiata fonderia artistica napoletana dei Chiurazzi, celebre per le sue riproduzioni di sculture antiche, un’impresa cui era stata garantita l’esclusiva, per la realizzazione delle copie, dai maggiori musei napoletani.
Il nostro tripode, eseguito con estrema raffinatezza tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, probabilmente per un committente privato, si può considerare un oggetto unico nel suo genere, trattandosi non di una copia diretta di un esemplare antico bensì di una summa di diversi e noti elementi di cultura antiquaria. Oggetti simili al nostro prezioso tripode quali bracieri-tripode e lampadari, sono raffigurati nel catalogo generale delle opere delle Fonderie Artistiche Riunite Chiurazzi-De Angelis del 1911.