Victor-Jean NICOLLE 1754 -1826
Literature
Ėmilie Beck Saiello, Raffigurare la città tra fine Settecento e inizio Ottocento. Il caso dell’artista e architetto Victor-Jean Nicolle (1754-1826), in Dimore signorili a Napoli: Palazzo Zevallos Stigliano e il mecenatismo aristocratico dal XVI al XX secolo, atti del convegno internazionale di studi (Napoli, Palazzo Zevallos Stigliano - Palazzo Reale, 20-22 ottobre 2011), a cura di Antonio Ernesto Denunzio [et al.], Napoli 2013, pp. 78-87.
Il nostro acquerello rientra nella interessante produzione di Victor-Jean Nicolle, architetto di formazione, che realizzò essenzialmente acquerelli raffiguranti vedute di paesaggi urbani, ravvivate dalla presenza di personaggi. Si tratta di una veduta della piazza allora detta Largo di Castello a Napoli, che costituisce il nucleo originario dell’attuale Piazza del Municipio, a ridosso dei bastioni del Castel Nuovo.
Il disegno adotta un punto di vista sui generis, mostrandoci uno scorcio della piazza in cui il castello viene posto lateralmente, tagliato dal foglio e in cui il soggetto principale sembra essere la vita cittadina; Nicolle ci restituisce una piazza colta nella sua vita di tutti i giorni, quasi raccontata, con le bancarelle di venditori e gli abitanti intenti alle loro attività quotidiane, ma nel contempo fornisce un valido documento di com’era una delle piazze più belle di Napoli, con il Vesuvio che si intravede in lontananza, la cui visuale oggi è ostacolata dagli edifici del porto e con una diversa conformazione del castello, che ha subito molte trasformazioni nel tempo, tra cui la perdita del bastione che qui vediamo in primo piano.
Nell’opera del Nicolle troviamo rappresentate in maniera preponderante Roma e la Francia, con Parigi al primo posto, mentre la produzione napoletana consta di circa cento-centocinquanta opere, per di più di piccolo formato (di solito meno di 10 cm. di diametro). Questo rende il nostro acquerello tanto più prezioso, in quanto di dimensioni superiori alla sua normale produzione.
Benché totalmente assente dai Salons ufficiali, Nicolle conobbe un largo successo presso gli amateurs, e le iscrizioni in lingua francese spesso presenti sui disegni lasciano pensare che la sua produzione fosse principalmente destinata ai suoi connazionali.
I suoi disegni quasi mai sono datati, ma da recenti studi critici sappiamo che l’artista soggiornò più volte in Italia tra il 1787 e il 1799 e tra il 1802 o il 1806 e il 1811; è pertanto a questo periodo che il nostro disegno fa riferimento.