Plinio NOMELLINI 1866 -1943
Provenance
Purchased by the Florentine silverware company Valsodo from the artist and donated to the company's German subsidiary "August Wellner Söhne" in Aue; thereafter by descent to the most recent collectors.
Mostre
XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, 1922, Inv. Num. 349
Il nostro dipinto, in prima tela e perfettamente conservato, costituisce un’importante aggiunta al catalogo delle opere del pittore livornese, recentemente ritrovato in una collezione privata tedesca nella quale la tela è stata conservata e mai resa nota al pubblico, dal 1922.
Il dipinto raffigura la famiglia del pittore Plinio Nomellini in un giardino fiorito della sua casa fiorentina.
Seduta in terra si riconosce la figlia del pittore Aurora, nata nel 1904; ella è ritratta mentre conversa con un’altra figura femminile, la madre Griselda, china su di lei. Alle spalle di Aurora vi è Laura (nata nel 1909), una giovanissima fanciulla dai capelli rossi, in abito giallo, raffigurata con in mano un grande bouquet di fiori dalle tonalità blu e violacee; accanto a lei è ritratto il piccolo Alceste (nato nel 1917) raffigurato come un putto sorridente[1].
I figli di Plinio Nomellini, Victor, Aurora, Laura e Alceste erano soliti posare per il padre ed è questo uno dei ritratti più riusciti e sereni della famiglia dell’artista.
Il dipinto fu acquistato direttamente nello studio dell’artista, dopo la Biennale di Venezia del 1922, dalla ditta fiorentina di argenteria “Valsodo” e poi donato al direttore della loro filiale tedesca August Wellner Söhne di Aue in Sassonia. Il quadro è giunto dunque per discendenza agli ultimi proprietari.
[1] Si ringrazia per queste informazioni la signora Barbara Nomellini.