Karl Wilhelm DIEFENBACH German, 1851-1913
La veduta del ‘Porto Antico’ o antico porto romano nella zona di Tragara è un soggetto ricorrente tra i panorami di Capri nella pittura di Diefenbach; un grande dipinto (cm 307 x 410) del ‘Porto Antico’ e datato anch’esso ‘1906’, è conservato a Capri nella Certosa di San Giacomo.
Il nostro dipinto ritrae una stretta baia in un’atmosfera notturna chiusa sui lati da due ripide scogliere a destra e a sinistra dove si distingue sullo sfondo lo sperone roccioso del ‘Pizzolungo’ molte volte ritratto dal pittore, e si intravede lo scoglio del Monacone.
Una luce lunare illumina la scogliera sulla sinistra mentre un gabbiano, simbolo di libertà e di contatto profondo con la natura, si alza in volo al centro della baia. “Il silenzio domina incontrastato in una scena di nostalgia indefinita” (R. De Martino in ‘Diefenbach e Capri’ Grimaldi editori 2013).
In questo soggetto il richiamo al celebre dipinto ‘L’isola dei morti’ di Boecklin è evidente, ma mentre nel primo l’anima si introduce nella cupa isola, qui Diefenbach sembra volerla fare uscire dal buio.
La visione di Diefenbach in questo soggetto è intima e interiore, non vuole rappresentare solo la natura o il dato oggettivo, che peraltro non riproduce fedelmente, ma come i pittori simbolisti, vuole portare lo spettatore verso l’introspezione, in cui la baia rappresenta l’anima e la luce sullo sfondo, con il gabbiano in volo rappresenta la speranza e l’anelito alla libertà.
L’isola di Capri che fu stabile dimora per Diefenbach nei suoi ultimi anni di vita, diventò per lui una fonte d’ispirazione inesauribile. Nella nostra tela il pittore esprime la propria arte «basata sempre sulla vita dei sentimenti e sul rapporto uomo-natura, solitudine individuale e comunione con l’universo».