FIDUS (Hugo HÖPPENER) 1868-1948
L’artista raffigura un’elegante figura femminile, con cappotto e cappello verdi, colta di spalle mentre cammina in un fitto viale alberato innevato; di fronte a lei un ragazzo gioca su uno slittino. Questo spettacolo si manifesta, quasi come una rivelazione, in una natura che sembra incantata, con un contorno di alberi quasi animati.
Nonostante l’apparente semplicità di quest’opera, in essa appare difficile rinvenire un soggetto preciso; il pittore vuole piuttosto comunicare un concetto, una sensazione. Ciò che viene fuori da questo disegno incredibilmente comunicativo è l’idea di una natura incantata; lo stesso foglio utilizzato dall’artista smette di essere un mero supporto materiale e diventa quasi una grotta, circondata di stalattiti, da cui sbuca all’improvviso uno scenario immacolato e candido, in cui il bianco è usato in modo simbolico.
Fidus ci comunica la sensazione di una natura paradisiaca, simile ad un bosco sacro, dove le figure sono in movimento in un tempo che però sembra fermo; un sentimento piuttosto che uno specifico soggetto, com’era tipico dell’arte simbolista di quel periodo. Un acquerello, il nostro, che è simbolista anche nel titolo, che è lo stesso pittore ad attribuirgli, scrivendolo in basso a sinistra: Eisige Lenzprächte, che suona come “gelide meraviglie di primavera”, in cui due semplici figure in un paesaggio diventano un gioco sofisticato.