Johann Heinrich Wilhelm TISCHBEIN 1751-1829
Provenance
Collezione privata, Roma
Il ritratto di Odisseo è noto anche per una litografia inserita all’interno del libro di Tischbein intitolato Omero disegnato dagli antichi.Spesso ricorre nei dipinti dell’artista, anche al di fuori della serie dedicata ad Omero. Su un piano estetico, il tratteggio del gessetto nero rimanda alla litografia della serie “Omero”; questo foglio però non è uno schizzo bensì un disegno che possiede le caratteristiche estetiche di una litografia con dei propri valori cromatici.
Molte composizioni del ciclo “Omero” furono utilizzate dagli allievi di Tischbein come materiale didattico per l’ “Odisseo”, ad esempio, fu copiato dal nazareno Friedrich Overbeck[1].
Presso la Klassik Stiftung di Weimar si trova una serie di otto “Teste di eroi omerici” che Goethe vide nel 1801 a casa di Heyne, lo studioso che curò la prima parte del ciclo di “Omero”. Di questa raccolta a colori faceva parte anche una versione della testa di Odisseo che è stata tolta nell’Ottocento. Il foglio non più nell’album ha un formato assai differente da questa versione[2]. A Weimar, nel lascito di Johann Heinrich Meyer, si trova inoltre un volume con disegni di Tischbein che comprende un’altra versione di “Odisseo”.
[1] Cfr. Hermann Mildenberger, J. H. W. Tischbein - Philipp Otto Runge - Friederich Overbeck Aspekte des künstlerischen Austauschs, in Jahrbuch des Schleswig - Holsteinischen Landesmuseums Schloß Gottorf, N.F. Vol. I, 1986 - 1987, Neumünster 1988, pp. 71 - 73).
[2] Cfr. Hermann Mildenberger, Johann Heinrich Wilhelm Tischbein. Aquarelle, Gouachen und Zeichnungen. Klassik Stiftung Weimar. Patrimonia 274, Weimar/Berlin 2006, pp. 36 - 37).