Georg Heinrich BUSSE 1810-1868
La fontana dei Cavalli Marini a Villa Borghese ebbe, nel corso del XIX e del XX secolo, una notevole fama, tanto da essere spesso soggetto non solo di dipinti e acquerelli, ma anche di fotografie e incisioni, diventando uno dei luoghi più frequentati e amati della Villa.
L’opera venne realizzata tra il 1790 e il 1791 su disegno di Cristoforo Unterperger da un’équipe di artisti, tra i quali ruolo di privilegio spettò allo scultore Vincenzo Pacetti, nell’ambito della risistemazione del giardino della Villa voluto dal principe Marcantonio Borghese. Pacetti fu assistito dallo scultore Luigi Salimei per i cavalli e da Giovanni Antonio Bertè per il bacino.
Il progetto prevedeva la demolizione del muro di recinzione (che divideva il Primo recinto dal Terzo) e della secentesca fontana della Vela, in modo tale da prolungare il viale degli Olmi e collocare la nuova fontana al centro del quadrivio.
La fontana, che rivela ancora influenze di gusto barocco, è costituita da un pilo e due vasche di diverse dimensioni, di cui la più grande, in marmo di Carrara, poggia sulle code marine dei quattro cavalli alati in travertino. Sembra sia stato lo stesso Marcantonio Borghese a suggerire l’idea iniziale ispirandosi all’immagine raffigurata in un antico cammeo.
Nel dipinto in questione Busse ha inserito la fontana al centro della composizione. In lontananza si scorgono delle piccole figure che passeggiano,mentre un’attenzione particolare viene dedicata alla realizzazione dei magnifici alberi e della vegetazione che circondano la fontana immersa nella silente atmosfera della Villa all’epoca ancora privata e aperta a pochi visitatori.