Duilio CAMBELLOTTI 1876-1960
Pubblicazioni
Animalia, Galleria Paolo Antonacci Roma, maggio 2023, catalogo a cura di P. Antonacci e L. Bocci, scheda n.24
Duilio Cambellotti è stato un artista italiano, di arti grafiche e di arti visive.
Egli vide nell’arte una finalità sociale, globale, moralistica, pedagogica al fine di renderla fruibile a tutti.
Cambellotti infatti fu incisore, xilografo, pittore, scenografo, architetto, decoratore, arredatore, designer, grafico, cartellonista pubblicitario, progettista, scultore, ceramista e illustratore. Figlio di un decoratore e intagliatore, fu proprio il padre a influenzare la formazione artistica del giovane Duilio.
Dopo aver frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Roma, senza ricevere il diploma, iniziò la sua carriera come designer. Fu grazie alla conoscenza di Alessandro Marcucci, alto funzionario del ministero della pubblica istruzione e appassionato di teatro, che Cambellotti si avvicinò a quest’ultimo in veste di scenografo. Collaborò con teatri romani e siciliani tra cui quello di Siracusa e quello di Taormina, proprio in quest’ultima località l’artista passò diversi mesi della sua vita.
Non meno importante del legame con il teatro fu, per Cambellotti, quello avvertito per il mondo contadino; e infatti temi d’origine rurale (come la famosa spiga di grano presente nei suoi mobili o in altre opere) furono ricorrenti, in tutto il suo percorso artistico.
A questo punto iniziarono le sue battaglie socio-politiche e si votò con lo stesso Marcucci, il torinese Giovanni Cena, Giacomo Balla, la scrittrice Sibilla Aleramo e altri intellettuali romani, alla riqualificazione dell’Agro Romano e delle paludi Pontine, fondando nel 1905 le prime scuole per i contadini proprio ai margini delle millenarie paludi laziali. Lo stesso gruppo denunciò lo stato di abbandono delle campagne e organizzò, in occasione dell’Esposizione Internazionale del 1911, la Mostra delle Scuole dell’Agro Romano.
Nella sua vita si dedicò anche all’architettura e progettò case per le famiglie contadine e alcuni villini. Creò inoltre vetrate artistiche molto preziose, tra le più belle e note figurano senza dubbio quelle della Casina delle Civette di Villa Torlonia a Roma.
Proprio nella sua città natale scomparve nel 1960.