Quest’olio Mandria di bufali nei pressi dell’acquedotto Claudio, firmato e datato‘1873’, rappresenta una aggiunta significativa al non certo folto regesto del pittore inglese trasferitosi a Roma nel 1831. Charles Coleman nei suoi quadri seppe coniugare con rara maestria il fascino solenne delle rovine romane sparse nella Campagna con la umile vita quotidiana dei suoi abitanti. Butteri, pastori, mandriani popolano, con le loro mandrie, le desolate campagne all’ombra delle imponenti rovine o nei paesaggi ancora incantati delle Paludi Pontine, mentre le pittoresche nuvole dei suoi luminosi cieli mediterranei tradiscono il ricordo di quelli inglesi lontani dellapatria.
Questi elementi sono presenti anche in altri due importanti olii eseguiti negli anni della maturità, nel 1867 sei anni prima del nostro dipinto:Sinfonia agreste lungo gli acquedotti e Verso le Paludi Pontine.
Nel nostro quadro le diverse pose dei bufali in primo piano si richiamano in modo esplicito agli studi compiuti a matita datati ‘1850’ presenti nelle collezioni del Gabinetto Nazionale per la Grafica. I bufali sono ritratti ad abbeverarsi ad una marrana nei pressi delle colossali arcate dell’acquedotto Claudio che solcava le silenziose distese della Campagna e che non stancò di stupire con la sua maestà, schiere di pittori e fotografi per tutto il corso del XIX secolo.