Jean Charles Joseph RÉMOND 1795-1875

 


 

Jean-Charles-Joseph Rémond, figlio di uno stampatore di incisioni, fu un noto pittore e litografo. Studiò all’Ecole Nationale des Beaux Arts; dove ebbe tra i suoi maestri i pittori Jean-Baptiste Regnault (1754-1829) e Jean-Victor Bertin (1767-1842).A partire dal 1814 Rémond cominciò ad esporre al Salon parigino suoi studi ripresi dal vero e paesaggi “storici”.

Nel 1821 vinse la seconda edizione del Prix de Rome per il “paesaggio storico" con il dipinto Il ratto di Proserpina ed ebbe quindi l’opportunità di soggiornare per quattro anni in Italia stabilendosi alla Villa Medici a Roma, recandosi spesso a Napoli e nel salernitano soprattutto tra il 1822 e il 1823. Al Salon parigino nel 1824 inviò da Roma una Veduta di Amalfi, presa dal golfo di Salerno, studio dal vero, e a quello del 1827, una volta rientrato in patria, presentò una Veduta di una ferriera ad Amalfi, Regno di Napoli.

Il soggiorno italiano fornì al Rémond molto materiale per le due raccolte di litografie che diede alle stampe: le Vues d’Italie (1827/1828) e i Souvenirs de Naples des inés d’aprés nature (1831).

Il paesaggio campano fa da sfondo anche a dipinti di soggetto religioso, come L’Arcangelo Michele che sconfigge il diavolo (Parigi, chiesa di Saint Sulpice), esposto al Salon nel 1827; in esso compare, in bella evidenza, l’Arco Naturale di Capri e tutto lo sfondo roccioso appare ispirato alla particolare conformazione dell’isola.

Nel 1842 tornò ancora in Italia, precisamente in Sicilia, sostando a Roma nel viaggio di ritorno. Nel 1844 espose per l’ultima volta dipinti italiani e dal 1849 non partecipò più ad esposizioni ufficiali.

In vita ottenne vari riconoscimenti, tra cui la Legion d’Onore nel 1854, e tra i suoi allievi ebbe anche Pierre Etienne Théodore Rousseau, uno dei massimi artisti dell’Ottocento, caposcuola dei pittori Barbizonniers.