Pittori danesi del XIX secolo: Dalla raccolta di Gemma Hartmann
La Galleria Paolo Antonacci presenta per la prima volta in Italia la prestigiosa collezione privata di dipinti danesi dell’800 dell’artista e collezionista italo-danese Gemma Hartmann: una raccolta di circa 50 opere di artisti nordeuropei appartenenti al periodo della cosiddetta “Età dell’oro danese”, da Albert Küchler a Ernst Meyer, da Godfred Christensen a Christian Jensen, da Otto Bache a Thorald Læssöe, da Wilhelm Marstrand a Vilhelm Rosenstand, più una dozzina di acquerelli della stessa Hartmann.
Gemma Hartmann nasce a Copenaghen all’inizio degli anni ’40. Giunge a Roma con i genitori negli anni ’50. Il padre, Jorgen Birkedal Hartmann, danese, era Storico dell’Arte (esperto dello scultore neoclassico Thorvaldsen) e tra i fondatori dell’Accademia di Danimarca nel 1958 a Valle Giulia.
Nel 1960 Gemma si diploma all’Accademia di Belle Arti di via Ripetta in pittura, scultura e incisione. Dal 1965 tiene a Roma numerose mostre personali e collettive.
La Hartmann consegue vari premi a livello nazionale ed internazionale. Molti critici si occupano della sua produzione artistica, fra questi Marcello Avenali, Antonio Spinosa, Federico Zeri, Vittorio Sgarbi. Le sue opere figurano in collezioni italiane ed estere, principalmente a Copenaghen, Padova e nella Capitale, presso le sede centrale della Banca di Roma e all’antico Caffè Greco di via Condotti (Saletta Rossa).
Artista in prima persona ma anche appassionata d’arte e grande collezionista, trascorre gran parte della sua esistenza a Roma e ivi si spegne alla fine del 2012.
Gemma Hartmann è ancora oggi nota ai più per l’assidua collaborazione con La Strenna dei Romanisti: si tratta del prestigioso volume presentato ogni anno, dal 1940, dall'Accademia Nazionale di San Luca, una pubblicazione di settecento pagine contenente articoli riguardanti fatti, notizie, scoperte di carattere umanistico, mai pubblicate su Roma. Il “Gruppo dei Romanisti”, formato da più di cento autorevoli studiosi, elegge annualmente un comitato di redazione formato da esperti di vari argomenti, dall’archeologia alla musica, dalla letteratura alla storia dell’architettura, che si riuniscono presso la Fondazione Marco Besso a Roma e vagliano di volta in volta tutti gli articoli presentati alla segreteria del Gruppo. La Hartmann fin dal 1969 correda le pagine della pubblicazione con i suoi acquerelli; dal 1984 è anche responsabile del coordinamento e l’impaginazione della stessa nonché autrice di articoli per il volume; nel 1993 è ufficialmente eletta nel “Gruppo dei Romanisti”. Ha donato la sua collezione di Strenne dei Romanisti all’Istituto Italiano di Grafica.